Il maltempo ha già fatto capolino in Italia e la situazione peggiorerà con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno. Ecco come comportarsi.
Pioggia, temporali ma anche scariche di fulmini e trombe d’aria stanno caratterizzando la situazione climatica in Italia. Il maltempo si è già manifestato nelle ultime giornate e la situazione, con l’autunno e l’inverno andrà via via a peggiorare. In questo senso, la protezione civile ha diramato alcune regole e consigli sul come comportarsi in caso di situazioni, anche estreme, legata ai fattori climatici prima citati.
Maltempo: come comportarsi in caso di temporali e fulmini
Come detto, la protezione civile ha stilato una serie di regole , delle vere e proprie linee guida, per aiutare le persone a non farsi trovare spiazzate dal maltempo. Tali consigli, ripresi in queste ore da Leggo, fanno riferimento alle diverse condizioni climatiche. In caso di temporale, per esempio, è consigliabile ripararsi ed evitare ambienti aperti ed esposti, come creste montuose o le rive del mare o di un lago, anche nelle ore successive. Ripararsi in un ambiente chiuso è la regola base soprattutto in caso di forti raffiche di vento, grandinate e fulmini. Proprio riguardo ai fulmini va sottolineato che i rischi legati ad incidenti sono maggiori all’aperto. Per questo è consigliabile rifugiarsi in un luogo chiuso e aspettare almeno 30 minuti dopo l’ultimo tuono prima di riprendere le attività.
Le regole per la trombe d’aria
Attenzione anche alle trombe d’aria che sono piuttosto pericoloso per la velocità dei venti. In questo caso la protezione civile ha sottolineato alcuni comportamenti da tenere: allontanarsi da finestre e vetrate; non rifugiarsi in mansarda perché il tetto può essere divelto dalla furia del vento; fermarsi ai piani più bassi; staccare luce e gas per evitare cortocircuiti e perdite di gas, per i danni provocati dal vento; non ripararsi a ridosso dei muri perimetrali di case o strade perché possono crollare sotto la spinta del vento; abbandonare auto o roulotte, perché possono essere trascinate via dal vento; se non si trova un rifugio adatto e ci si trova all’aperto, distendirsi supino a terra, negli avvallamenti del terreno.